A quando risale la scoperta della figura di Atto? Che cosa vi ha affascinato di questo personaggio storico?

Innanzitutto che per secoli fosse noto per la sua attività musicale e di cantante castrato, ma quasi sconosciuto come agente diplomatico segreto. Che è poi stata la maggior parte, e la vera matrice, della vita. Era un’ingiustizia che andava corretta: Atto Melani meritava il suo posto nella storia dell’Europa di ancien régime. Atto è stato testimone, anzi coinvolto direttamente in molti eventi cruciali, e abbiamo ricostruito il suo ruolo grazie a documenti storici da noi scoperti. Ad esempio la sua funzione di mediatore nella relazione amorosa clandestina tra Maria Mancini, la celebre nipote di Mazzarino, e il Re Sole. Un amore che avrebbe potuto cambiare la storia di Francia, e anzi di tutto il continente. Oppure il suo ruolo di spia presso la corte pontificia a beneficio dei Francesi, un’esperienza che Atto ha poi condensato in un delizioso trattato su come inquinare e influenzare la politica vaticana, compresa l’elezione dei Papi. Infine la sua figura “doppia” di castrato, che partecipa sia della natura femminile che di quella maschile: era il protagonista ideale per una coppia di autori composta da marito e moglie: ognuno di noi due può rispecchiarsi tanto nella sua arguzia femminile quanto nell’istinto politico tutto maschile.

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